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VareseSport | Dalla Robur alla Nazionale svedese Matteo Macchi

In una primavera senza basket una delle storie più interessanti arriva dalla fredda Svezia. Infatti, è notizia di oggi che il varesino Matteo Macchi, classe 2004, è stato convocato dalla nazionale svedese Under 16 per un raduno a 24 finalizzato alla scelta dei 16 che disputeranno i prossimi campionati nordici che sono previsti, salvo ulteriore irruzione del covid, nel prossimo mese di agosto. Il ritiro sarà dal 3 al 9 agosto a Sodertalje – nome non nuovo agli appassionati varesini dato che gli svedesi incrociarono l’Openjobmetis nella stagione 15/16 di Fiba Europe Cup – ed è certamente un’occasione per il ragazzo varesino e svedese grazie alla madre per aggiungere un’esperienza al proprio bagaglio cestistico. Vi erano già stati dei contatti in precedenza che dovevano sfociare con un raduno attorno al periodo pasquale, poi saltato a causa del coronavirus.

Ora, Matteo ha la possibilità di giocarsi questa chance:“Sono molto felice della chiamata, sarà un onore per me poter vestire la maglia della Svezia, paese d’origine di mia madre. In questo periodo di sosta forzata mi sono tenuto in costante allenamento sia fisico che cestistico. Ho sfruttato la nuova macchina sparapalloni, regalatami dai miei genitori per il compleanno, per esercitarmi in particolare sul tiro. Continuerò a tenermi in forma per farmi trovare pronto per quest’avventura”. Queste le parole rilasciate da Matteo al sito ufficiale della Robur.

Macchi è un punto di riferimento della Under 16 gialloblu ed ha avuto l’occasione di disputare minuti importanti anche nella Under 18 in questa stagione. Per descriverlo come giocatore possiamo dire che è una guardia con un buon tiro da fuori, molto bravo nell’uno contro uno e in attacco sa sfruttare diverse soluzioni. Prodotto del vivaio roburino dove ha iniziato alla tenerissima età di 4 anni facendo tutta la trafila della giovanili dal minibasket fino all’attuale Under 16 ed ha fatto parte anche delle selezioni regionali della Lombardia.
La sua chiamata ha ovviamente reso felice l’ambiente roburino dopo un periodo abbastanza tribolato e chiacchierato negli ultimi mesi e fungerà certamente da stimolo a fare bene nei prossimi mesi.

Matteo Gallo

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